I Protagonisti
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Giancarla Riva
Abitante del Villino dalla porta rossa
Giancarla ha la memoria lunga e il dialetto milanese sempre pronto. Se c’è qualcosa che non le manca, sono i racconti di quando Cinisello era tutta campagna, insieme agli aneddoti e alle leggende del paese.
Gli abitanti di Cinisello sono ancora chiamati i “pescaluna” e lei sa bene il perché! Una volta, nella piazza principale del paese, c’era uno stagno. “Un contadino, vedendo la luna riflessa nell’acqua, si era messo a cercare di pescarla!” racconta ridendo. “E da lì, il soprannome è rimasto.”
Anche la sua casa di un tempo richiama alla mente un’altra storia particolare: la chiamavano “la casa dalle tre porte”, ma in realtà di porte ce n’erano solo due. La terza era stata murata chissà quando, ma il nome era rimasto. Un piccolo mistero su cui nessuno si è mai interrogato troppo!
Giancarla ricorda anche i profumi che invadevano la sua casa quando era bambina: la sua vicina calabrese cucinava sempre qualcosa di nuovo e non la lasciava mai andare via senza farglielo assaggiare. “Non c’era volta che non mi facesse provare qualcosa di nuovo!”
Oggi condivide la sua nuova quotidianità con Basilio e Francesco e tutti insieme vorrebbero coltivare un orto nel giardino del villino. “Io i pomodori me li ricordo bene!” dice. Da bambina, la nonna la mandava nell’orto a prendersi cura delle piantine, ma quando spuntavano i primi frutti, niente, non poteva più avvicinarsi. “Aveva paura che me li mangiassi tutti!” scherza.
Tra una chiacchiera e l’altra, Giancarla si domanda come mai lei e Basilio, pur avendo vissuto per una vita vicini a Cinisello, non si siano mai incontrati prima di Domea. “Ti rendi conto? Un paese piccolo, due che parlano di Cinisello come se fosse casa loro da sempre… e mai visti prima!”
Perché, in fondo, Domea è anche questo: un posto dove il passato incontra il presente, e dove ogni giorno c’è una nuova storia da raccontare.