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Domea – La co-progettazione

Domea – La co-progettazione delle abitazioni

Nel percorso di realizzazione delle residenze in cohousing sociale Domea, persone anziane e persone con disabilità hanno partecipato attivamente alla progettazione delle proprie abitazioni.

Hanno scelto la disposizione degli arredi e personalizzato i colori delle pareti in base ai propri gusti, hanno deciso quali mobili e complementi avrebbero reso più accessibili gli ambienti e hanno ragionato su quali oggetti e fotografie portare nella loro nuova casa. C’è chi ha scelto di fare una parete gialla perché “amo il colore del sole”, chi ha chiesto di avere una grande libreria perché “mi piace molto leggere e ho tanti libri da portarmi dietro”, chi ha chiesto di poter avere una macchinetta del caffè “per poter invitare gli amici”, chi ha chiesto di portare “foto di quando ero piccolo”. Tutto ciò trasforma la semplice costruzione di una casa in un progetto di vita indipendente.

Il processo è stato guidato dallo Studio dell’Arch. Lorenzo Noè che ha reso disponibili i set di colori, i mobili e i complementi tra i quali scegliere e ha supportato i futuri abitanti nel disegnare il proprio spazio abitativo.

La co-progettazione favorisce l’affermarsi del diritto all’autorappresentanza e all’autodeterminazione: persone anziane e persone con disabilità possono parlare per sè stesse e dare voce ai propri desideri, facendo delle scelte in autonomia e prendendosi la responsabilità di quelle scelte. Non sono solo “utenti” finali delle abitazioni, ma diventano co-costruttori del percorso: in quanto fulcro del loro progetto di vita indipendente, devono avere il potere di scegliere come sarà la loro stessa casa.

La progettazione partecipativa inoltre, prevede il confronto e il dialogo con gli altri abitanti di Domea per l’organizzazione degli spazi comuni, promuovendo così la cultura dell’inclusione e del rispetto delle diversità.

Ciascuno di noi ha detto le sue preferenze ma su alcune cose eravamo tutti d’accordo. Ad esempio sull’importanza di avere uno spazio privato da poter chiudere a chiave oppure la possibilità di avere uno specchio grande per potersi specchiare”.