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Domea – Il plastico, un'anteprima delle nuove abitazioni
Dopo aver scelto arredi, colori, piastrelle e mobili, i futuri abitanti Domea hanno anche realizzato un plastico tridimensionale in scala per visualizzare in modo più realistico il loro progetto di casa.
Ecco quindi che persone anziane e persone con disabilità, guidate dagli educatori e dal team dell’Arch. Lorenzo Noè, hanno modellato con le loro mani i singoli elementi che andranno a comporre le varie stanze per vedere in modo tangibile e tridimensionale come saranno le abitazioni, una volta completate.
Per mesi, queste persone hanno lavorato insieme, condividendo idee, superando sfide tecniche e mettendo in pratica le loro competenze. Il plastico, ora completato, è molto più della semplice rappresentazione fisica di una casa: è la prova tangibile della loro determinazione a vivere in modo indipendente, a prendere decisioni autonome e a costruire una vita su misura dei propri desideri e bisogni.
La realizzazione di un modello tridimensionale del progetto è stata anche un importante strumento di comunicazione tra architetti, designer e futuri abitanti poiché ha permesso di identificare rapidamente problemi o suggerire modifiche, rendendo il processo decisionale più interattivo e immediato. Persone anziane e persone con disabilità hanno visto “concretizzate”, seppur in miniatura, le scelte effettuate in tema di arredi e design (“il colore dell’armadio che ho scelto si abbina a quello della parete?”), verificando così che il progetto coincida con i loro bisogni, desideri e necessità.
E mentre il trasloco si avvicina sempre di più, la storia del progetto Domea continua ad ispirare chiunque creda che, con il giusto supporto, ogni persona è in grado di superare le barriere e di costruirsi un futuro secondo i propri sogni.