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I progetti del Centro Mariacristina Cella Mocellin per la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia
Il 20 Novembre si è celebrata la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Si tratta di un evento annuale volto a ricordare l’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia nel 1989, un documento storico che ha riconosciuto il diritto fondamentale di tutti i bambini a vivere, imparare, giocare, esprimere la propria opinione ed essere protetti da ogni forma di violenza e discriminazione.
Per questa occasione, il Centro Educativo 0-6 anni Mariacristina Cella Mocellin di Cinisello Balsamo ha organizzato un laboratorio creativo destinato ai più piccoli che si è articolato in più sessioni lungo tutta la tutta la settimana dal 20 al 24 Novembre.
Per condividere una proposta di gioco che diventasse poi stimolo per una riflessione più profonda sui diritti dell’infanzia, si è scelto di utilizzare la “casa” come simbolo di cura, protezione, nonché punto di partenza per aprirsi al mondo.
Abbiamo chiesto ai bambini e ai loro adulti di riferimento di costruire la propria casa partendo da uno scatolone. Tutti hanno contribuito alla sua realizzazione e al suo abbellimento.
La casa costruita con il cartone:
- rappresenta una “tana”, un luogo a misura di bambino: quando un adulto entra, deve adattarsi alle misure dei più piccoli. Questo aspetto richiama l’importanza del rispetto delle idee, dei tempi, degli spazi e delle opinioni dei bambini;
- permette di giocare a nascondino: il bambino si nasconde, l’adulto si muove per cercarlo. Questo ci ricorda come, nel rapporto adulto-bambino, sia l’adulto a dover fare il primo passo, a cercare e a “venire incontro”. È l’adulto che deve essere responsabile, fare scelte difficili ma spesso necessarie e rispettare il diritto del bambino di essere un bambino;
- viene realizzata con il contributo di tutti: ciascuno ha aggiunto un pezzo “tutto suo” e ha aiutato nella costruzione e nella decorazione. Così come ogni individuo è unico e speciale, così ogni casa è diversa da tutte le altre: ha i suoi colori, le sue usanze e le sue peculiarità. Allo stesso modo, ogni bambino ha il diritto ad essere considerato come unico e speciale, con i suoi gusti, le sue passioni e le sue inclinazioni;
- ha porte e finestre che si aprono e si chiudono. Quando sono aperte, richiamano l’idea della casa e della famiglia come luoghi di apertura verso il mondo, contesti in cui i bambini hanno il diritto di imparare a rapportarsi con chi è diverso e a conoscere il mondo esterno attraverso la cultura, le relazioni e l’amicizia. Quando sono chiuse, riconducono all’idea della casa come “tana”, ovvero un luogo in cui sentirsi protetti, essenza del diritto dei bambini a vivere in un contesto sicuro e tutelante.