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Ambientamento partecipato al nido – Una mamma racconta

Ambientamento partecipato – La testimonianza di una mamma all’asilo nido “Raggio di Sole”

L’inserimento di un bambino all’asilo nido è un momento speciale e ricco di emozioni, in cui si intrecciano curiosità, aspettative e, talvolta, incertezze. È necessario progettare l’intero percorso con attenzione, sensibilità e trasparenza, per consentire sia ai bambini sia alle famiglie di adattarsi serenamente al nuovo ambiente.

Di seguito leggerete la testimonianza di Monica, mamma di Alice, che ci racconta la sua esperienza di ambientamento partecipato al nido “Raggio di Sole”. Non si tratta solo di un periodo di transizione, ma di una vera e propria opportunità di crescita condivisa per i più piccoli e per i genitori. In questo percorso, le educatrici ricoprono un ruolo fondamentale nel creare il giusto clima di fiducia e benessere e nel costruire una base solida di fiducia reciproca, facilitando il distacco e trasformandolo in un momento sereno e naturale.

“Sono Monica, mamma di Alice (nove mesi), scrivo per raccontare la mia personale esperienza di ambientamento partecipato al nido Raggio di Sole.

La nascita di un figlio, si sa, sconvolge gli equilibri della propria vita e spesso tra tutto quello che c’è da imparare si tralascia uno degli eventi emotivamente più importanti per la vita dei figli e dei genitori: l’ambientamento al nido. E se per il parto vi è un corso, per il lavoro a volte un tirocinio, per l’ambientamento al nido non si sa cosa aspettarsi.

Nel nostro caso posso affermare che si è trattato di un percorso positivo di crescita per tutta la famiglia, presentato in ogni sua fase in modo chiaro e semplice.

Non si è trattato soltanto di consentire ad Alice di vivere esperienze al di fuori del contesto casalingo, ma di un percorrere insieme un pezzetto di vita in un contesto stimolante, un condividere del tempo di qualità fuori dagli schemi della routine quotidiana, affiancati da una equipe educativa che ha saputo modulare e gestire i tempi e gli stati d’animo dettati dal cambiamento. 

Nello specifico, l’ambientamento partecipato ha previsto delle settimane in cui la bambina ha trascorso delle giornate al nido insieme a noi genitori. Questo tempo è stato utile per interiorizzare la routine del nido e aiutare la piccola ad esplorare l’ambiente. Vivere le nuove routine insieme è stato un percorso che ci ha consentito di acquisire fiducia nei confronti del servizio e uno stato di serenità. 

Le educatrici sono state le protagoniste di questo processo, con pazienza e professionalità hanno adattato l’ambiente ai bisogni dei bambini facilitando così l’inserimento e il distacco dai noi genitori. In modo empatico e con un pizzico di ironia hanno creato un clima sereno di fiducia, condivisione e ascolto in cui ogni genitore si è sentito libero di raccontarsi. 

La creazione di questo rapporto accogliente è stata il perno portante dell’ambientamento e ha consentito un successivo distacco sereno, nel rispetto dei tempi della nostra bambina.

Durante il periodo di ambientamento abbiamo avuto modo di conoscere non solo gli spazi in cui avrebbe trascorso parte delle sue giornate Alice, ma anche le persone che si sarebbero prese cura di lei e questo è stato fondamentale per la riuscita dell’inserimento. 

Credo che questa tipologia di ambientamento funzioni e sia un valido strumento per le famiglie. Attribuisco nel nostro caso, alle educatrici il successo di questa esperienza e auguro loro un buon proseguimento di lavoro”.

 

Per saperne di più sugli asili nido gestiti da Insieme per il Sociale, visita la pagina https://insiemeperilsociale.it/asili-nido/